Dalla parola al SILENZIO by JOHN MAIN

autore:JOHN MAIN [JOHN MAIN]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
editore: Edizioni Appunti di Viaggio
pubblicato: 1995-12-01T23:00:00+00:00

Il Padre

Epistola ai Romani 8,15

Se il Vangelo di Gesù fosse mai adottato come base di un sistema politico, l’uomo avrebbe raggiunto uno dei suoi eterni ideali, quello della rivoluzione permanente. Ma prima essa dovrebbe divenire realtà nella vita personale di ciascuno, perché il Regno di Dio inizia nel cuore dell’uomo: “Convertitevi e credete al Vangelo”. Condizione prima di ogni idealismo è che esso si realizzi innanzitutto nei singoli per poi, e solo allora, proporsi come strumento di salvezza comune.

Ciò vuol dire che dobbiamo imparare a riconoscere la vita divina in ogni situazione ed in tutte le genti, di identificarla per una generazione scettica che cerca segni altrove, e quindi farla rientrare nel contesto di quella somma rivelazione di vita divina che Gesù ha offerto all’uomo con la Sua persona. Per poter vedere Dio nel mondo, nelle altre fedi, nelle nostre città piene di solitudine e nelle loro squallide periferie, dobbiamo prima riuscire a trovare l’immagine di Dio in noi. Solo allora saremo liberi di accogliere la generosità dell’amore di Dio dovunque esso decida di sgorgare dalle profondità del Suo essere. E’ necessario che raggiungiamo quello spirito di libertà di cui parla S. Paolo nella sua Epistola ai Galati: “Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge”.{64}

Come ho già detto in precedenza, la meditazione è conferma della fondamentale naturalità della crescita spirituale. Avendo Gesù già oltrepassato la soglia del mistero nella Sua forma e natura umana, a noi non rimane che realizzare quella vita che Lui ci ha reso possibile, e rendere operanti le nostre potenzialità illuminando ed allargando la nostra coscienza. La luce che ci illumina si espande su tutto il creato, ma si fa strada in noi attraverso un varco ristretto: “Stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita”,{65} ha detto Gesù. Ristretto perché è il prodotto della nostra concentrazione, focalizzazione di tutto il nostro essere, di tutte le nostre energie e facoltà su un unico punto.

Sartre scrisse che “l’unica cosa che conta è l’impegno totale”; è davvero l’unica cosa che confermi autenticità ai nostri sforzi e dia prova della nostra sincerità. La via alla pienezza di vita è proprio quella di un totale impegno della nostra individualità in favore dell’Altro, la piena ed armoniosa concentrazione di mente, corpo e spirito sul centro del nostro essere. Le convinzioni ed i valori che portiamo con noi nel nostro silenzioso impegno hanno, come spesso affermava Thomas Merton, importanza relativa perché sono per lo più le note componenti del nostro linguaggio e della nostra immaginazione. Ma ogni uomo sa in cuor suo che potrà risolvere l’enigma della propria esistenza solo superando queste componenti e concentrandosi sul centro del proprio essere dove egli, in un certo senso, sa di trovare origine e significato.

Noi non siamo in grado, strettamente parlando, di raggiungere o acquisire in tutto questo stato di impegno o concentrazione. Come diceva S. Paolo, non sappiamo come pregare. Non esistono stratagemmi o accorgimenti che consentano di pervenire a rapidi risultati, né misticismi immediati, o almeno tali da non sovraccaricare una psiche impreparata e non allenata.

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